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Esportare in Francia

Esportare in Francia è un’opportunità strategica per le PMI italiane. Con preparazione e strategia, puoi superare le sfide e conquistare un mercato solido e ricettivo.

Esportare in Francia per piccole e medie imprese italiane

Esportare in Francia rappresenta un’opportunità unica per le piccole e medie imprese italiane che vogliono ampliare il proprio mercato. Grazie alla vicinanza geografica, a legami commerciali consolidati e a un’economia robusta, la Francia si configura come un partner strategico per molte aziende.

Questa guida risponde alle 10 domande più comuni delle imprese italiane interessate a esportare in Francia.

1. Perché la Francia è un mercato interessante per le PMI italiane?

La Francia, con oltre 67 milioni di consumatori e un alto potere d’acquisto, è una delle destinazioni favorite tra gli imprenditori italiani che esportano. Inoltre, essendo la seconda economia dell’Unione Europea, il settimo mercato d’importazione mondiale e la quinta economia mondiale, è un paese economicamente stabile.

2. Quali sono i principali settori per esportare in Francia?

Il settore alimentare, tessile, tecnologico e quello delle energie rinnovabili sono i settori che riscuotono maggiore successo quando si tratta di esportare in Francia. Infatti, l´artigianalità, la capacità di innovazione e la qualità italiana sono caratteristiche molto apprezzate dalle aziende francesi.

3. Quali sono le sfide principali nell’esportare in Francia?

Le sfide da affrontare quando si sceglie di esportare in Francia sono molteplici e di diversa natura, ma tutte superabili con successo.

Possiamo menzionare:

  • la burocrazia francese,
  • la concorrenza con aziende locali consolidate, ma anche con aziende italiane già presenti sul mercato francese,
  • le differenze culturali.

4. Quali sono le normative principali da rispettare per esportare in Francia?

Tutte le imprese che scelgono di esportare in Francia devono attenersi alle normative UE riguardanti l’ etichettatura, il rispetto dell’ambiente e altre normative specifiche a seconda del settore a cui appartengono i prodotti esportati. In materia di dogana, invece, viene utilizzata la NAF (Nomenclatura delle attività francesi), la CPF (Classificazione dei Prodotti francesi) e la Dichiarazione di Bene (DEB). Siti istituzionali, come Infomercatiesteri o quello di ICE, forniscono informazioni accurate e aggiornate sulle normative in vigore.

5. Qual è il ruolo della digitalizzazione nell’export verso la Francia?

La digitalizzazione ha un ruolo sempre più cruciale nell’export francese. Il mercato e-commerce francese è il secondo in Europa, superando negli ultimi anni i 120 miliardi di euro. Essere presenti online, sia con un sito web aggiornato sia sui principali canali social, permette di avere maggiore successo nel raggiungere i partner di riferimento e di stringere rapporti commerciali duraturi e di valore.

6. Quali sono le opportunità per i prodotti Made in Italy in Francia?

I prodotti italiani, in particolare quelli a marchio Made in Italy, riscuotono sempre molto successo in tutto il mondo, in Francia particolarmente.  Grazie alla loro ottima reputazione, sono conosciuti in tutto il mondo e non necessitano di strategie di marketing specializzate, rendendoli semplici da lanciare sui mercati esteri.  Infine, i prodotti italiani sono un´eccellenza in settori molto apprezzati dai francesi, come design, food&wine e lusso.

7. Quali sono le opzioni logistiche per esportare in Francia?

Per gli imprenditori che scelgono di esportare in Francia le soluzioni logistiche sono molteplici e differenziate a seconda delle dimensioni:

  • nel caso di merci di piccola o media grandezza ci si puó affidare al trasporto su gomma. In alternativa, anche il trasporto ferroviario risulta affidabile, soprattutto grazie ai collegamenti presenti tra i due paesi,
  • nel caso di merci di grandi dimensioni, il trasporto via nave è economico ma allo stesso tempo richiede più tempo, mentre l´aereo, al contrario, è più rapido ma ha costi più elevati.

8. Quali sono le implicazioni fiscali per esportare in Francia?

Esportare in Francia porta molti vantaggi: infatti, essendo la Francia un paese membro dell´Unione Europea non prevede l´applicazione di dazi doganali. Bisogna presentare, invece, una dichiarazione intrastat, dove è necessario inserire tutte le informazioni che riguardano lo scambio commerciale.

9. Qual è l’impatto delle relazioni franco-italiane sull’export?

Da sempre Francia e Italia hanno avviato partnership commerciali di successo, grazie alla loro vicinanza geografica, alle affinità culturali e ai settori di commercio. Negli ultimi anni, è stato raggiunto un picco di 127 miliardi di euro. Le continue collaborazioni tra i due paesi li fortifica a livello commerciale e permette di sviluppare reti di distribuzione alternative.

10. Come posso valutare il successo delle mie attività di esportazione in Francia?

Gli strumenti a disposizione per  poter valutare il successo delle proprie attività di export commerciale in Francia sono di due tipologie:

  • indicatori qualitativi, come il feedback dei clienti e il relativo grado di soddisfazione,
  • indicatori quantitativi, come il volume delle vendite e il ROI.

Esportare in Francia offre opportunità significative per le PMI italiane, ma richiede una preparazione accurata e una strategia mirata.

Se vuoi accedere a questo mercato strategico e ottenere supporto personalizzato, contattaci subito: siamo qui per aiutarti a espandere il tuo business con successo.

 

 

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