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Esportare in Benelux

Esportare in Benelux, soprattutto in Fiandre e Olanda, significa accedere a mercati ricchi, innovativi e strategici, ideali per una crescita internazionale solida.

Esportare nel Benelux, Belgio, Olanda e Lussemburgo

Esportare nel Benelux rappresenta un’ottima opportunità per le imprese italiane che desiderano espandere il proprio mercato in Europa. Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo offrono economie dinamiche, un elevato potere d’acquisto e una posizione strategica per il commercio internazionale.

Questa guida risponde alle 10 domande più comuni, fornendo dati e informazioni affidabili per facilitare il processo di esportazione.

1. Perché esportare nel Benelux?

Esportare nel Benelux significa entrare in commercio con tre dei paesi più abbienti e stabili d’Europa:  il Belgio ha una delle economie più sviluppate d’Europa, mentre i Paesi Bassi si collocano ai primi posti in Europa per quanto concerne il PIL pro capite, superando quindi la media europea.  Infine, il Lussemburgo è uno degli stati più ricchi del mondo e gode di una forte economia.

2. Quali sono i principali vantaggi fiscali per le imprese italiane?

Per chi decide di esportare nei Paesi Bassi non è presente la doppia imposizione grazie a una convenzione tra l’Italia e queto paese. Il Lussemburgo è considerato uno dei paesi dove poter godere di un regime fiscale vantaggioso, con tassazioni vantaggiose e incentivi per le aziende, queste ultime vengono messe a disposizione anche dal Belgio.

3. Quali settori hanno maggiori opportunità?

I settori dove poter avere maggiori possibilità di successo sono molteplici:

  • Agroalimentare: il Benelux è uno dei paesi principali per esportazione di prodotti agroalimentari. In particolare, i prodotti Bio riscuotono successo e sono molto richiesti e negli ultimi anni le quote italiane di esportazione hanno raggiunto il 39%.
  • Moda e design: la qualità italiana è fortemente apprezzata e ricercata dalle aziende del Benelux.
  • Chimica e farmaceutica: secondo InfoMercatiEsteri, le attività di export dall’Italia verso il Belgio sono molto sviluppate poichè il Belgio, che gode di grandi investimenti in R&D in questi ambiti, apprezza i prodotti realizzati in Italia in questo ambito, come farmaci, ma anche macchinari per realizzare composti chimici o preparati farmaceutici.

4. Quali sono le principali sfide di esportare nel Benelux?

Esportare nel Benelux comporta molteplici sfide che, con accurata preparazione e ricerca, possono essere affrontate con successo. Le principali sfide riguardano:

  • Concorrenza elevata: chi sceglie di esportare in Benelux deve tenere in considerazione le aziende locali, ma anche le aziende estere che già sono presenti sul mercato.
  • Azioni di marketing aggiuntive e diversificate per poter affermarsi con successo in questi mercati.
  • Normative straniere molto rigide e complesse, soprattutto nel settore farmaceutico e chimico.

5. Quali sono i requisiti per esportare prodotti alimentari nel Benelux?

Anche per esportare in Benelux è necessario attenersi alle normative e disposizioni europei. Naturalmente, trattandosi di prodotti deperibili e destinati al consumo alimentare, i prodotti alimentari devono essere trasportati facendo attenzione a mantenere le giuste temperature, come nel caso dei formaggi, e, in generale, le etichette dovranno dichiarare gli ingredienti utilizzati e la loro provenienza, oltre al luogo e processo di lavorazione degli stessi.

6. Quali strategie di marketing funzionano meglio nel Benelux?

Una strategia di marketing combinata tra azioni online e azioni offline porta risultati concreti in tutti i paesi europei, soprattutto in quelli appartenenti al Benelux. Il passaparola e la partecipazione a fiere di settore sono molto utili, è necessario però integrarle con azioni di marketing digitale come ottimizzazione dei propri canali online tramite SEO e ADS.

 

7. Qual è il ruolo delle dogane nelle esportazioni verso il Benelux?

L’Italia e i Paesi del Benelux fanno parte dell’Unione Europea: è quindi prevista la libera circolazione delle merci, trattandosi di un mercato unico. Per maggiori informazioni, soprattutto riguardanti i prodotti chimici, è possibile consultare la pagina dedicata su Europa.eu.

8. Come gestire i pagamenti internazionali con il Benelux?

Nei paesi appartenenti al Benelux, la moneta di riferimento è l’euro. Al fine di gestire con successo le transazioni internazionali, spesso viene consigliato di effettuare i pagamenti tramite lettere di credito o bonifici bancari, poichè più sicuri e tracciabili.

9. Come funziona la logistica per esportare nel Benelux?

Grazie alla sua posizione centrale, il Benelux è un punto strategico per la distribuzione in Europa: il trasporto su strada è agevolato dalla fitta rete autostradale presente nei tre paesi, mentre il porto di Rotterdam, essendo il primo porto d’Europa, permette scambi navali veloci e sicuri. Naturalmente anche l’aereo e il treno sono opzioni valutabili grazie ai numerosi aeroporti e ferrovie.

10. Quali sono le differenze culturali da considerare nel fare affari?

Facendo parte dell’Unione Europea, non esistono differenze sostanziali tra i paesi del Benelux e l’Italia. Le principali differenze risultano essere:

  • la comunicazione, come lingua ed espressioni differenti,
  • l’importanza del tempo, come la puntualità,
  • lo stile di negoziazione commerciale.

Esportare nel Benelux offre enormi opportunità per le imprese italiane, ma richiede una pianificazione strategica. Conoscere il mercato, adattare il prodotto e sviluppare relazioni commerciali solide sono le chiavi del successo.

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